Il processo pittorico

Oggi lavoro con colori acrilici, intervenendo direttamente sulla tela con qualsiasi tipo di supporto, dalle mani alle spatole ai coltelli, dai pennelli alle lame ed ai raschietti. Nel sottrarmi all’arte figurativa, secondo un processo del tutto naturale e casuale, intervengo sui colori con un gesto espressivo e spontaneo, diventando così la pittura un vero e proprio momento di estasi e di pura creatività; passioni, tensioni, disagi, emergono in me in un lavoro privo di ogni filtro della ragione.

Nelle mie opere, la distribuzione del colore emerge per estrazione, come spiraglio di luce, come una macchia e come puro gesto di protesta.

Cosa racconto

Le domande che mi pongo sono fondamentali nel mio viaggio artistico, il colore diventa energia pura, la vera essenza dell’anima. L’esplosione della cromaticità, la sovrapposizione di tinte, l’estrazione del colore, mi accompagnano in uno stato di estasi nel quale le conseguenti visualizzazioni prendono corpo venendo così rappresentate nelle opere; la continua ricerca del divino mi spinge a sopraffare l’osservatore, utilizzando tonalità cromatiche forti ed audaci. Voglio regalare all’osservatore l’emozione del momento della creazione.

L’osservatore stesso ha la totale libertà di interpretare le opere, a seconda delle proprie percezioni e intuizioni,  l’unico condizionamento imposto è il titolo stesso dell’opera.

Le influenze

Durante il mio percorso artistico, tanti sono stati gli artisti che hanno catturato la mia attenzione ed il mio interesse: da Emilio Vedova a Banksy, da Eduardo Palumbo a Vittorio Amadio, da Magritte a Gerard Richter. Quest’ultimo, più di tutti, ha influenzato il mio processo pittorico per il suo grande travaglio interiore e la sua continua sperimentazione.

L'ispirazione

Dentro di me esiste già tutto, esiste il bianco ed esiste il nero così come ci sono luce e tenebra. Il colore è sempre stato per me un rifugio, un luogo sacro, un momento senza tempo, una connessione con il divino, uno spazio senza limiti.

Madre Terra mi dà una buona energia che, a sua volta, guida la mia ispirazione: l’aria che respiro, la luce che vedo, l’acqua che sento, le emozioni che fluiscono attraverso il mio corpo mi fanno vedere prima il pigmento e poi tutto il resto. Smontare la forma è il mio obiettivo. 

La domanda è importante, le risposte le lascio all’osservatore, libero di affidarsi alla propria verità. È il colore, ricco di valenze e significati affettivi ed emotivi, a costituire la massima espressione dell’anima. L’arte, in generale, ha guarito le mie ferite, facendomi distaccare dal limite della mia mente, portando alla luce i veri valori, aiutandomi a comprendere la vera essenza di ciò che Io sono.